La voce della Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia è arrivata a Bruxelles

Le raccomandazioni sul ruolo dei garanti dell’infanzia sono state portate all’assemblea generale della Rete europea dei garanti dell’infanzia (Enoc).

Un rappresentante della Consulta delle ragazze e dei ragazzi ha partecipato alla conferenza annuale della Rete europea dei garanti dell’infanzia (Enoc). Insieme ad altri coetanei del progetto Enya (European network of young advisors) ha illustrato le raccomandazioni, dal punto di vista dei minorenni, circa il ruolo delle istituzioni garanti nella promozione e nella protezione dei diritti dell’infanzia. I suggerimenti dei ragazzi sono poi confluiti nel position statement, vale a dire il documento finale, dei garanti europei del 21 settembre. 

Le raccomandazioni erano state scritte mesi prima dai ragazzi, il 4 e 5 luglio, a Malta durante il Forum Enya al quale hanno partecipato per l’Italia due rappresentanti della Consulta dell’Agia (nella foto).  

Come hanno fatto i coetanei degli altri paesi europeo, anche i ragazzi della Consulta durante l’anno hanno approfondito il tema, confrontandosi in particolare su quattro aspetti: accessibilità, visibilità, poteri e impegno delle istituzioni indipendenti nella protezione e promozione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

Durante il Forum i ragazzi hanno presentato, ciascuno per il proprio Paese, otto raccomandazioni, quelle italiane sono state le seguenti:  

  1. Il Garante dovrebbe essere un’istituzione completamente imparziale, apolitica, apartitica e indipendente nella gestione delle sue risorse (economiche, umane, eccetera). Inoltre, la sua nomina non dovrebbe essere espressione della maggioranza di governo.  
  1. Per essere conosciuto su tutto il territorio nazionale, il Garante dovrebbe attuare una campagna di informazione sull’istituzione, sui suoi compiti e sulle sue funzioni (ad esempio attraverso scuole, reti sociali, centri ricreativi).  
  1. Il Garante dovrebbe fornire strumenti per stimolare i bambini e i giovani a essere consapevoli dei loro diritti e ad esercitarli, soprattutto attraverso l’istituzione di organi consultivi permanenti composti da bambini e adolescenti.  
  1. Il Garante dovrebbe conoscere e comprendere tutte le realtà, al fine di proporre soluzioni che tengano debitamente conto delle diversità economiche, sociali e territoriali.  
  1. Il Garante dovrebbe prendere in considerazione le questioni che gli vengono sottoposte dal punto di vista dei minorenni.  
  1. Il Garante dovrebbe avere il diritto di essere ascoltato su questioni riguardanti i minorenni e le istituzioni dovrebbero essere obbligate ad ascoltare il Garante e a giustificare adeguatamente le decisioni che potrebbero discostarsi dal suo parere.  
  1. Il Garante dovrebbe essere in grado di irrogare sanzioni in caso di violazioni dei diritti dei minorenni. 
  1. Il Garante dovrebbe garantire che i minorenni siano effettivamente ascoltati per ogni decisione che ha un impatto sulla loro vita. 

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