Il Cnrr ha concluso il primo ciclo consultivo, incontro con l’Autorità Carla Garlatti 

Le raccomandazioni dei ragazzi saranno portate dall’Agia all’attenzione del Presidente del Consiglio dei ministri. Inizia il secondo ciclo su dipendenze, lavoro minorile e cittadinanza attiva.

Trentasei ragazzi di 13 regioni italiane si sono dati appuntamento a Roma dal 2 al 4 luglio per la seduta plenaria che concluso il primo ciclo consultivo del Consiglio nazionale delle ragazze e dei ragazzi (Cnrr). È stata l’occasione per confrontarsi, conoscersi, approfondire un rapporto che si è svolto online per quattro mesi nel corso dei quali, riuniti in tre commissioni, hanno affrontato i temi relativi a infrastrutture scolastiche, riforma scolastica innovativa e diversità, accoglienza, apertura mentale e culture diverse. 

Il 4 luglio i ragazzi si sono ritrovati nel Parlamentino dell’Autorità garante per un incontro con Carla Garlatti, alla quale hanno illustrato le raccomandazioni che sono scaturite dal processo partecipativo. Le parole più ricorrenti pronunciate dai ragazzi che sono intervenuti sono state cambiamento, inclusione, integrazione e ascolto. Tutti i componenti del Cnrr si sono detti particolarmente orgogliosi e fieri di partecipare a un’iniziativa che hanno definito un piccolo passo in un percorso importante per il nostro futuro. 

Le raccomandazioni consegnate a Garlatti riguardano in gran parte il mondo della scuola, al quale i ragazzi chiedono un investimento in termini di innovazione, sicurezza e benessere degli alunni. Altro tema affrontato quello dell’accoglienza e dell’inclusione dei minorenni fragili. I suggerimenti formulati dal Consiglio nazionale saranno portati dall’Autorità garante all’attenzione del Presidente del Consiglio dei ministri e delle altre istituzioni interessate e successivamente pubblicate su iopartecipo. 

Nella prossima sessione, anch’essa di quattro mesi, il Consiglio ha deciso di occuparsi di dipendenze, lavoro minorile e cittadinanza attiva. Tema trasversale alle tre commissioni sarà l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati.   

Le raccomandazioni

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